Il dottor Giovanni Francesco Di Paolo è da più di 30 anni esperto in omeopatia, antroposofia,
e ha svolto per più di vent’anni attività professionale
prevalentemente in Francia, dove ha collaborato con il Prof. Laplane, tra i massimi esperti di neuroscienze, all'Hopital Pitié Salpetriere di Parigi.
Ha insegnato in diverse scuole italiane ed europee la medicina omeopatica, antroposofica e ayurvedica.
Esperto in Ozonoterapia e Micronutriterapia
e ha svolto per più di vent’anni attività professionale
prevalentemente in Francia, dove ha collaborato con il Prof. Laplane, tra i massimi esperti di neuroscienze, all'Hopital Pitié Salpetriere di Parigi.
Ha insegnato in diverse scuole italiane ed europee la medicina omeopatica, antroposofica e ayurvedica.
Esperto in Ozonoterapia e Micronutriterapia
Fondatore dell’A.I.R.M. (Associazione Italiana Ricerche in Microkinesiterapia). Docente di Medicina Ayurvedica al Master di Medicine Naturali dell'Università di Roma "Tor Vergata" Docente di Fitoterapia al Master di Medicina Estetica dell'Università Telematica di Roma "UNICUSANO" Direttore Integrative Medicine Ozone Therapy, Acupuncture, Psychotherapy and Anti-Aging Center via Florio,6 Roma rue Jeanne d'Arc,42 -Arcueil- Paris |
"L'Omeopatia
è l'ultimo e sofisticato metodo di cura dei pazienti, economico e non violento.
Il governo deve incoraggiarlo e favorirne la diffusione nel nostro Paese.
Inoltre il dottor Hahnemann era un uomo intellettualmente superiore e
conosceva il significato della salvezza della vita umana, essendo un medico dalla forza unica.
Io mi inchino davanti alla sua capacità e davanti al grandioso lavoro umanitario che ha svolto.
La sua memoria ci anima ancora una volta a seguirlo, ma gli oppositori odiano l'esistenza
dei principi e della pratica dell'Omeopatia,che in realtà cura una maggiore percentuale
di casi rispetto ad altri metodi di trattamento, e al di là di ogni dubbio è la più sicura,
la più economica e la più completa scienza medica".
"Come la mia non violenza, l'Omeopatia non fallirà mai,
ma i suoi seguaci possono fallire, quindi è l'ignoranza della persona che deve essere condannata".
Mahatma Gandhi
« L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo.
Sorge nell'uomo come una necessità del cuore, della vita del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore. »
Rudolf Steiner
è l'ultimo e sofisticato metodo di cura dei pazienti, economico e non violento.
Il governo deve incoraggiarlo e favorirne la diffusione nel nostro Paese.
Inoltre il dottor Hahnemann era un uomo intellettualmente superiore e
conosceva il significato della salvezza della vita umana, essendo un medico dalla forza unica.
Io mi inchino davanti alla sua capacità e davanti al grandioso lavoro umanitario che ha svolto.
La sua memoria ci anima ancora una volta a seguirlo, ma gli oppositori odiano l'esistenza
dei principi e della pratica dell'Omeopatia,che in realtà cura una maggiore percentuale
di casi rispetto ad altri metodi di trattamento, e al di là di ogni dubbio è la più sicura,
la più economica e la più completa scienza medica".
"Come la mia non violenza, l'Omeopatia non fallirà mai,
ma i suoi seguaci possono fallire, quindi è l'ignoranza della persona che deve essere condannata".
Mahatma Gandhi
« L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo.
Sorge nell'uomo come una necessità del cuore, della vita del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore. »
Rudolf Steiner
È in libreria il nuovo testo di attualità su guerra e Covid.
Presentazione del libro “Ci curiamo con la medicina integrata” di Di Paolo-Sponzilli
Potete acquistare il libro su Amazon cliccando sulla foto
Intervista al dott. Bosco,
tratta dalla Seconda Edizione dell'
OMEOFITOFESTIVAL,
svoltasi alla Sala Umberto a Roma il 30 Ottobre 2018,
organizzato da Gianfranco Di Paolo, Osvaldo Sponzilli e Marco Lombardozzi
Intervista al Prof. Bellavite,
tratta dalla Prima Edizione dell'
OMEOFITOFESTIVAL,
svoltasi al Teatro Vittoria a Roma il 19 Novembre 2017,
organizzato da Gianfranco Di Paolo, Osvaldo Sponzilli e Marco Lombardozzi
tratta dalla Prima Edizione dell'
OMEOFITOFESTIVAL,
svoltasi al Teatro Vittoria a Roma il 19 Novembre 2017,
organizzato da Gianfranco Di Paolo, Osvaldo Sponzilli e Marco Lombardozzi
Da alcuni secoli nell’essere umano c’è stata una separazione netta tra l’Io, la
mente, da un lato, e l’essere, il corpo, dall’altro. La scienza ha sostenuto a lungo
la tesi della distinzione tra queste due entità. Oggi, però, attraverso nuovi approcci e medicine “altre”, si cerca di restituire un’altra forma, una nuova esemplificazione all’unità-uomo.
Il XXI secolo è stato identificato come l’epoca della paura, dell’angoscia collettiva e dell’ansia per un corpo sempre efficiente, in forma, esente da qualsiasi anomalia fisica, pronto a essere plasmato nella sua forma più edonistica e brillante, che nasconde tuttavia, celata al suo interno, l’angoscia della malattia e della morte.
La nostra è l’epoca nella quale il corpo purtroppo non è stato più identificato
come il “tempio dell’anima”, custode dell’immanente segreto dell’eternità.
Le diverse soluzioni, proposte attraverso le differenti tecniche esposte in questo
libro scritto a più mani, portano in sé un’immagine nuova, una visione originale, che dall’omeopatia alla spagyria, dall’antroposofia alla microkinesiterapia, alla psicosintesi, permettono di dare un volto concreto al forte disagio che il “dolore dell’anima” conduce e trasforma.
Interventi di:
PIER MARIO BIAVA, PAOLO CRIMALDI, GIOVANNI FRANCESCO DI PAOLO, ANGELO FIERRO, ANDREA GERACI, CORNELIA KASPAR, MARCO LOMBARDOZZI, MONICA MACRÌ, MARCO PETRALIA, MANUELA RAMOS, MANUEL REDÓN BLANCH, ELIO ROSSI, OSVALDO SPONZILLI, GIANFRANCO TRAPANI, ATTILIO TRIONFERA
mente, da un lato, e l’essere, il corpo, dall’altro. La scienza ha sostenuto a lungo
la tesi della distinzione tra queste due entità. Oggi, però, attraverso nuovi approcci e medicine “altre”, si cerca di restituire un’altra forma, una nuova esemplificazione all’unità-uomo.
Il XXI secolo è stato identificato come l’epoca della paura, dell’angoscia collettiva e dell’ansia per un corpo sempre efficiente, in forma, esente da qualsiasi anomalia fisica, pronto a essere plasmato nella sua forma più edonistica e brillante, che nasconde tuttavia, celata al suo interno, l’angoscia della malattia e della morte.
La nostra è l’epoca nella quale il corpo purtroppo non è stato più identificato
come il “tempio dell’anima”, custode dell’immanente segreto dell’eternità.
Le diverse soluzioni, proposte attraverso le differenti tecniche esposte in questo
libro scritto a più mani, portano in sé un’immagine nuova, una visione originale, che dall’omeopatia alla spagyria, dall’antroposofia alla microkinesiterapia, alla psicosintesi, permettono di dare un volto concreto al forte disagio che il “dolore dell’anima” conduce e trasforma.
Interventi di:
PIER MARIO BIAVA, PAOLO CRIMALDI, GIOVANNI FRANCESCO DI PAOLO, ANGELO FIERRO, ANDREA GERACI, CORNELIA KASPAR, MARCO LOMBARDOZZI, MONICA MACRÌ, MARCO PETRALIA, MANUELA RAMOS, MANUEL REDÓN BLANCH, ELIO ROSSI, OSVALDO SPONZILLI, GIANFRANCO TRAPANI, ATTILIO TRIONFERA
Semeiotica deriva dal greco e significa arte del segno. Essa studia appunto i sintomi e i segni clinici.
Ippocrate padre della medicina nei suoi testi descriveva un esame medico molto approfondito con ascoltazione, palpazione, percussione
e soprattutto con la raccolta di ogni piccolo indizio utile alla diagnosi: sfumature di colore della cute, variazione di comportamento psicologico emozionale, contrazioni muscolari, secrezioni ed escrezioni. Questo metodo di indagine era fondato principalmente sull’osservazione a 360 gradi; al centro stava l’individuo: la persona che manifesta la sua malattia con i relativi sintomi. Quella ippocratica era un’arte dell’osservare, del diagnosticare e del curare.
Negli ultimi 50 anni le scuole mediche hanno abbandonato lo studio della semeiotica per dare spazio alle indagini strumentali e alla tecnologia, quindi il medico non è più in grado di cogliere i segni soggettivi e oggettivi di squilibrio e di malattia.
Questo libro vuole recuperare tutti i metodi semeiologici propri delle varie forme di medicine per giungere a una semeiotica integrata che faccia riscoprire la vera anima della medicina.
Tutto nell’ottica di bilanciare l’approccio olistico proprio delle medicine complementari con la clinica “tecnologica”. Dalla loro integrazione può rinascere una forma di medicina più umana e globale nel vero senso del termine rispettosa della biografia individuale che sempre si identifica con la biopatologia del soggetto in stato di sofferenza.
“Un uomo non è ammalato perché ha una malattia,ma ha una malattia perché è ammalato”
Ippocrate padre della medicina nei suoi testi descriveva un esame medico molto approfondito con ascoltazione, palpazione, percussione
e soprattutto con la raccolta di ogni piccolo indizio utile alla diagnosi: sfumature di colore della cute, variazione di comportamento psicologico emozionale, contrazioni muscolari, secrezioni ed escrezioni. Questo metodo di indagine era fondato principalmente sull’osservazione a 360 gradi; al centro stava l’individuo: la persona che manifesta la sua malattia con i relativi sintomi. Quella ippocratica era un’arte dell’osservare, del diagnosticare e del curare.
Negli ultimi 50 anni le scuole mediche hanno abbandonato lo studio della semeiotica per dare spazio alle indagini strumentali e alla tecnologia, quindi il medico non è più in grado di cogliere i segni soggettivi e oggettivi di squilibrio e di malattia.
Questo libro vuole recuperare tutti i metodi semeiologici propri delle varie forme di medicine per giungere a una semeiotica integrata che faccia riscoprire la vera anima della medicina.
Tutto nell’ottica di bilanciare l’approccio olistico proprio delle medicine complementari con la clinica “tecnologica”. Dalla loro integrazione può rinascere una forma di medicina più umana e globale nel vero senso del termine rispettosa della biografia individuale che sempre si identifica con la biopatologia del soggetto in stato di sofferenza.
“Un uomo non è ammalato perché ha una malattia,ma ha una malattia perché è ammalato”
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Gli Autori di questo libro scritto a più mani analizzano se in ambito oncologico sia possibile un approccio integrato tra medicina convenzionale e non. Nel nostro Paese lo scenario medico-sanitario sta mutando e le medicine non convenzionali (MnC) sono ormai divenute parte integrante delle prestazioni che molte Aziende Sanitarie Locali offrono.
Sempre più ci si rende conto che si possono curare anche patologie gravi con una saggia integrazione tra farmaci convenzionali e preparati omeopatici, oppure rivolgendosi all’antroposofia, all’agopuntura o all’osteopatia.
Gli specialisti che hanno contribuito con le loro relazioni a questo testo dimostrano – oltre le valide teorie sull’epigenetica dei tumori, sulla parte genetica e preventiva – che l’integrazione medica è possibile. Altri Autori, invece pongono l’accento sulla stretta connessione mente-cancro, sulla nuova terapia antitumorale con il Viscum, sull’agopuntura e le altre terapie da essa derivate (auricoloterapia, neuralterapia).
Non va tralasciato l’aspetto terapeutico nei confronti dei pazienti anziani che vivono la malattia tumorale in un’ottica diversa e interiormente più traumatica.
A quest’ultima tematica si affianca inevitabilmente il tema della medicina palliativa, con tutta la sua articolazione deontologica, clinica, nonché dell’approccio curativo estetico.
Sempre più ci si rende conto che si possono curare anche patologie gravi con una saggia integrazione tra farmaci convenzionali e preparati omeopatici, oppure rivolgendosi all’antroposofia, all’agopuntura o all’osteopatia.
Gli specialisti che hanno contribuito con le loro relazioni a questo testo dimostrano – oltre le valide teorie sull’epigenetica dei tumori, sulla parte genetica e preventiva – che l’integrazione medica è possibile. Altri Autori, invece pongono l’accento sulla stretta connessione mente-cancro, sulla nuova terapia antitumorale con il Viscum, sull’agopuntura e le altre terapie da essa derivate (auricoloterapia, neuralterapia).
Non va tralasciato l’aspetto terapeutico nei confronti dei pazienti anziani che vivono la malattia tumorale in un’ottica diversa e interiormente più traumatica.
A quest’ultima tematica si affianca inevitabilmente il tema della medicina palliativa, con tutta la sua articolazione deontologica, clinica, nonché dell’approccio curativo estetico.
Un manuale facile da usare, da consultare al momento del bisogno, una
porta d’ingresso per il paziente e per il medico, affinché possano comprendere con maggiori strumenti, correlati tra loro, il meraviglioso universo nel quale e attraverso il quale raggiungere la totale conoscenza di sé, dell’altro e del mondo. La guida si divide in tre parti. Nella prima si affronta il concetto di malattia, di recupero della vera anima della medicina, intesa nel suo senso più ampio, scrutando in breve la storia dell’omeopatia e della sua farmacopea; la malattia nella visione omeopatica secondo Paschero e la storia del pensiero costituzionalista, l’esame e la comparazione di alcuni sintomi tra i diversi rimedi e il loro uso nelle principali sindromi cliniche; lo studio dei punti di Weihe, caro alla scuola del Duprat.
Nella seconda parte vengono descritti tutti i maggiori rimedi omeopatici appartenenti al regno minerale, vegetale, animale e al gruppo dei nosodi, non solo nella chiave di lettura del simillimum, ma anche nella visione analogica propria dell’Antroposofia.
Importantissimi infine, nella terza parte del volume, i consigli terapeutici divisi per sintomi e per patologie .
Scrive il Prof. Montagnier:
"E’ con piacere che raccomando la lettura del bel libro di Gianfranco Di Paolo e Osvaldo Sponzilli che contribuisce con spirito innovativo ad una medicina preventiva, predittiva, personalizzata e partecipativa".
porta d’ingresso per il paziente e per il medico, affinché possano comprendere con maggiori strumenti, correlati tra loro, il meraviglioso universo nel quale e attraverso il quale raggiungere la totale conoscenza di sé, dell’altro e del mondo. La guida si divide in tre parti. Nella prima si affronta il concetto di malattia, di recupero della vera anima della medicina, intesa nel suo senso più ampio, scrutando in breve la storia dell’omeopatia e della sua farmacopea; la malattia nella visione omeopatica secondo Paschero e la storia del pensiero costituzionalista, l’esame e la comparazione di alcuni sintomi tra i diversi rimedi e il loro uso nelle principali sindromi cliniche; lo studio dei punti di Weihe, caro alla scuola del Duprat.
Nella seconda parte vengono descritti tutti i maggiori rimedi omeopatici appartenenti al regno minerale, vegetale, animale e al gruppo dei nosodi, non solo nella chiave di lettura del simillimum, ma anche nella visione analogica propria dell’Antroposofia.
Importantissimi infine, nella terza parte del volume, i consigli terapeutici divisi per sintomi e per patologie .
Scrive il Prof. Montagnier:
"E’ con piacere che raccomando la lettura del bel libro di Gianfranco Di Paolo e Osvaldo Sponzilli che contribuisce con spirito innovativo ad una medicina preventiva, predittiva, personalizzata e partecipativa".